La più antica notizia sulla fondazione della chiesa S. Maria di Rifesi risale al 1170 durante il regno di Guglielmo II, quando Gentile, vescovo di Agrigento, diede la facoltà ad Ansaldo, prefetto del Regio castello di Palermo, di costruire nella zona chiamata Villanova una chiesa edificata alla SS. Trinità, sui resti di un’antica chiesa di S. Giorgio.
La chiesa rimane nelle mani dell’ vescovo di Agrigento fino a quando il re normanno Guglielmo II, donò la chiesa a S. Giovanni degli eremiti di Palermo. Da allora la chiesa fu al centro di una lunga contesa, ma restò infine alla curia di Agrigento. Dal 1187 ospitò per un breve periodo i monaci cistercensi, profughi da Tripoli assediata da Saladino. È ancora sede di culto poiché è rimasta tuttora, tra gli abitanti di Burgio, la tradizione di celebrare il 15 luglio la Madonna dell’Assunta al santuario di Rifesi, dove arrivano in processione. S. Maria di Rifesi è un piccolo santuario rurale normanno. Le parti originali sono in pietra squadrata. Sulla facciate si apre un portale ogivale sottolineato da una doppia cornice. Sulle facciate laterali e sulla superficie cilindrica dell’abside una serie di arcate cieche. Ad est il piccolo volume della torre campanaria. Ad ovest della chiesa le rovine dell’antico convento che si articolava attorno a due cortili. L’interno, ad una navata, è ancora utilizzato per il culto. Oggi la chiesa appartiene alla curia di Agrigento. La chiesa di S. Maria di Rifesi presenta una pianta di tipo basicale a navata unica triabsidiata. Essa è orientata secondo la direzione est-ovest con un ingresso ad occidente. Il corpo di fabbrica che definisce la navata si prolunga sul lato nord in linea con il prospetto absidale, con un blocco architettonico.

A sud addossati in buona parte sul muro laterale dell’edificio, si trovano i ruderi dell’annesso convento.