DENOMINAZIONE: Riserva Naturale Orientata Monte Cammarata

PROVINCIA: Agrigento

COMUNI: Cammarata – San Giovanni Gemini – S. Stefano Quisquina

ESTENSIONE: Area Riserva Ha 1.175,99; Area Pre-Riserva Ha 873,38; Totale Ha 2.049,37

COSTITUZIONE: Decreto 18 aprile 2000

 

STORIA

Monte Cammarata, con i suoi 1.578 metri costituisce la sommità più alta dei Monti Sicani; oggi è una riserva naturale orientata, al fine di salvaguardare e tutelare la flora e la fauna in esso insediata. La Montagna, in periodi storici differenti, ha subito disboscamenti, che, secondo gli storici, si intensificano sotto la dominazione Araba e Normanna. Nel secondo dopoguerra, secondo i piani di rimboschimento elaborati dal Governo Centrale, le pendici di Monte Cammarata furono ricoperte da fitte pinete. Lungo i versanti del Monte Cammarata sgorgano diverse sorgenti: delle Piane, di Chirumbo, di San Michele, di Carcara, di Sant’Onofrio, ecc. La Montagna conserva alcune grotte, con tracce che testimoniano insediamenti delle più antiche popolazioni che abitarono la nostra isola. La più suggestiva è quella dell’Acqua Fitusa esplorata nel 1931, e la Pilusa. Accanto alla prima grotta, sgorga una sorgente di acque solfo-alcalina-jodurate.

 

LA FLORA

La superficie di Monte Cammarata è quasi interamente boscata. Tra i boschi naturali il più rappresentativo è quello dei “Filici”, ove le essenze predominanti sono Roverella e Leccio. Numerose sono le specie arbustive che vivono all’interno dei boschi costituenti la riserva, quali: Pungitopo, Camedrio doppio, Euforbia arborescente, Rosa canina, Prugnolo, Perastro, Biancospino, Asparago comune.

Le formazioni arbustive possono essere considerate come formazioni secondarie succedutesi ai boschi termofili che occupavano in precedenza queste zone. Nel sottobosco, si sviluppano piante rampicanti come il Tamaro, lo Stracciabrache, la Robbia selvatica, l’Edera. Nello strato erbaceo si riscontrano varie specie di ciclamini e la Rosa peonia. Tra la roccia calcarea si trova lo Zafferanetto comune, la Pratolina comune, il Favagello, l’Anemone stellata, il Giaggiolo siciliano ed il rarissimo Cipollaccio greco. Tra la vegetazione di tipo ripariale troviamo il Pioppo nero, l’Olmo, la Tamarice africana, il Salice bianco.

Per quanto riguarda i boschi artificiali, che rappresentano la quasi totalità della superficie forestale del territorio, sono costituiti da conifere miste a latifoglie. I rimboschimenti, iniziati negli anni cinquanta, sono stati realizzati mettendo a dimora piantine di conifere provenienti in massima parte dal Vivaio Forestale Filici. Tra le essenze forestali presenti nei boschi artificiali si distinguono il Pino D’Aleppo, il Pino Domestico, il Pino Nero, il Pino Italico e diverse specie di Cipressi.

Sotto il profilo botanico, la copertura erbacea del Monte riveste una certa importanza per le sue 150 e oltre varietà vegetali, alcune delle quali costituiscono rari endemismi.

 

 

Come si arriva:

Scorrimento veloce Palermo Agrigento bivio per Cammarata – San Giovanni Gemini

Strada Statale Prizzi – S. Stefano di Quisquina