DENOMINAZIONE: Riserva Naturale Orientata “Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere, Gorgo del Drago”

PROVINCIA: Palermo

SUPERFICIE: 7.397,49 di cui 5.333,09 in zona A e 2.064 in zona B Comuni: Marineo – Monreale – Corleone – Godrano – Mezzojuso

ENTE GESTORE: Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana

DATA DI ISTITUZIONE:

 

STORIA

La riserva è dominata dal massiccio carbonifero della Rocca Busambra m 1613, cima più alta della Sicilia Occidentale, che attraverso una dorsale di 16 chilometri si congiunge con la Rocca Ramusa.

Nel 1796 Ferdinando il Borbone, in seguito all’occupazione dei Francesi si rifugiò in Sicilia accorpando al Real patrimonio i boschi Lupo, Cappelliere e Ficuzza, nonché quelli di Godrano dando vita alla creazione di una Reale riserva di caccia.

Per abbellire l’enorme patrimonio verde su progetto dell’architetto Venanzio Marvuglia fece costruire una Real Casina di caccia, i cui lavori furono ultimati nel 1803. Prospiciente la casina nacque la borgata di Ficuzza.

Nel 1948 la proprietà di Ficuzza passò alla Regione Siciliana; da quel momento iniziò un’impegnativa opera di salvaguardia e di rimboschimento dopo che si era registrato un forte depauperamento del bosco.

 

LA FLORA

La flora spontanea del territorio è costituita da circa 1.100 entità.

Le forre e i valloni si caratterizzano per la presenza del Salice bianco, Pioppo nero, Pioppo bianco, Frassino meridionale e Olmo. Il sottobosco è rappresentato da specie quali il Fico, l’Edera, il Rovo, la Rosa di San Giovanni, il Tamerice Africano, il Sambuco nero, l’Equiseto etc..

Nelle zone più aspre e scoscese si rinvengono numerose specie endemiche. Oltre al Leccio, che qui cresce in forma arbustiva abbarbicato fra le rocce, sono da ricordare la rara Viola di Tineo, l’endemica Centaurea della Busambra, la Camomilla di Cupane con i suoi vistosi capolini, il Cipollaccio siciliano di Busambra e delle Madonie, il Cavolo Rupestre, la Vulneraria della Busambra e, in cima, l’endemica Piantaggine di Gussone. Al Leccio si associano sporadici individui di Roverella, Ornello, Acero campestre e Melo selvatico e negli ambienti termofili la Quercia da sughero. Sui tronchi degli alberi, sul terreno e sulle rocce, numerosissimi sono i muschi ed i licheni, come sono presenti i funghi. Alla Roverella si accostano frequentemente popolamenti di Castagno. Il Cerro è presente in diverse contrade, dove forma popolamenti molto interessanti. Nel comprensorio di Ficuzza i querceti non sono le uniche formazioni boschive. Il Frassino meridionale lo si trova in tutta la riserva impiantato nei diversi decenni. Gli impianti artificiali sono costituiti dal Castagno, dal Frassino e da varie conifere.